nei tuoi tacchi
progetto di inclusione sociale
Educazione alla sostenibilità e contrasto agli stereotipi
La provocazione fondamentale da cui nasce il progetto è quella di imparare a considerare e trattare le differenze come un metodo e non soltanto un contenuto sul quale convergere per generare e portare a piena maturità la sostenibilità, contrastando ogni tipo di stereotipo che sia di genere, di razza, di appartenenza sociale, ecc.
Le differenze di genere, laddove rispettate e valorizzate, sono infatti volano di innovazione e radicamento di una più alta qualità della vita, perché incidono positivamente nell’organizzazione del tempo e dello spazio, delle relazioni familiari e politiche, nella gestione del sistema economico-ambientale e nella progettazione ed esplicitazione dei processi decisionali di una comunità sociale, garantendo la possibilità di confrontare e mediare punti di vista e modelli di vita che fanno spazio alle esigenze specifiche di ciascuno e alla necessità di obiettivi convergenti.
Laboratorio “Nei tuoi tacchi”
Le potenzialità delle vesti, del trucco, delle acconciature sono infinite: costruiscono e decostruiscono un’identità, ricoprono il corpo occultandolo o esibendo gli aspetti più nascosti e sconosciuti.
Ognuno può individuare in questo gioco, la propria libertà di espressione e riconoscere l’altrui possibilità di manifestarsi in forme diverse dal quotidiano.
Ogni attore infatti, è necessitato ad interpretare ruoli diversi e quindi a “fare esperienza” di modi di agire, di sentire e di percepire realtà differenti dalla propria.
Il laboratorio si prefigge di scoprire la propria libertà di espressione attraverso le forme e i modi che i partecipanti vorranno mettere a disposizione, affiancati da un conduttore (o più di uno) che proporrà loro spunti di riflessione, esercizi teatrali e di ricerca personale e giochi.
La priorità non sarà quella di insegnare a recitare ma lo si farà, di non insegnare a truccarsi, ma lo si farà, di non insegnare a vestirsi, ma lo si farà: vuole essere cioè un’esperienza di divertimento puro, nella forma della più larga compartecipazione, per comprendere che l’altro è uguale a noi.